Soggiornare Al Palmento b&b, dà l’opportunità di visitare la Sicilia sia per la natura che per l’arte.
Tra le preziosità antiche presenti a Galati Mamertino, l’organo di Galati, dato dal Faranda come di “ignoto” del XVIII secolo, oggi è documentato come opera di Annibale Lo Bianco[1]; nel corso del restauro, fatto nel 1995, sul retro ne è stata trovata la firma: Hoc opus fecit Dom: Annibal Lo Bianco, paesanus: Anno Domini 1720 [2].
Le canne sono divise in tre gruppi da quattro lesene e arricchite lateralmente da due putti dorati; le lesene sorreggono una trabeazione al di sopra della quale, al centro, altre due lesene che si continuano da quelle sottostanti, sorreggono un tempietto con timpano, al centro del quale si inserisce un stemma ridipinto; l’impalcatura lignea sorregge sette canne al centro e undici negli scomparti laterali; in origine, e sino agli anni ’40 del secolo XX, l’organo veniva alimentato da un mantice doppio, a tre palchi; si produceva il suono tirando alternativamente le due leve, sì che veniva spinta fuori, e soffiata nelle canne, aria senza intermittenza[3].
(Fonte: Dr. Salvatore G. Vicario)
[1] Annibale Lo Bianco è uno dei costruttori di organi più rinomati del secolo XVIII; sue opere sono state documentate, oltre che a Galati, anche in molte chiese della Sicilia; nella chiesa di Santa Maria a San Piero Patti vi è nella cantoria un organo in stile barocco; dentro il somiere dello stesso si legge:Me fecitMessanae Dominus Hannibal Lo Bianco Galatensis -Anno Domini 1758 (ARGERI, G., Storia di San Piero Patti attraverso gli avvenimenti più importanti della Sicilia, Palermo, 1984); altri organi di sua costruzione sono stati identificati nella chiesa di S. Sebastiano di Militello Rosmarino (del 1755); nella chiesa cattedrale della diocesi di Patti; a Soriano Calabro (VV) presso la chiesa della Madonna del Rosario, convento di S. Domenico; a S. Alessio in Aspromonte, presso la chiesa Maria SS.Annunziata: l’organo a canne proviene dall’antica matrice del Borgo di Catania; a Tortorici presso la chiesa del SS. Salvatore, posto al fondo della navata sinistra (1735); a Cefalù, presso la chiesa di S. Francesco: l’attribuzione è stata fatta per la presenza nelle canne di facciata della caratteristica croce a cinque punti, punzonata dall’interno della lastra, sempre presente negli organi costruiti dal Lo Bianco
[2] Annibale Lo Bianco nacque a Calati intorno al 1683-84 (i registri di battesimo della parrocchia iniziano dal 1734) da Giacomo e da Angela Guglielmotto, matrimonio celebrato il 16 ottobre 1682; dovette iniziare presto la sua attività se, già nel 1710, è documentato un suo organo presso la chiesa di S. Maria Assunta di Castell’Umberto; morì nel 1760 circa; i registri dei defunti delle tre chiese non ne riportano la sua morte. Forse non è stato sepolto a Calati; invece è registrata la morte del fratello Francesco in data 17 settembre 1770, al numero 412 del libro dei defunti della chiesa di San Luca
[3] Ė davvero triste che a Galati Mamertino, paese di musicisti e musicologi, non vi sia nessuno che si sia appassionato allo studio di questo strumento tanto classico quanto antico, con il risultato che un organo così prezioso possa fare solo bella mostra di sé e debba rimanere silente nel corso delle funzioni sacre
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.