Per il turista che non vuole allontanarsi da Galati Mamertino, c’è la possibilità di fare brevi escursioni nei i monti circostanti:

– alla cascatella del Catafurco, che precipita fra rocce inserite in una scenografia naturale indimenticabile: si accede per la via che conduce alla borgata S. Basilio, sulla carrozzabile Galati-Mangalavite;
– al Borgo Milè, un villaggio abbandonato, interessante esempio etno-antropologico di insediamento contadino puro, privo cioè dei simboli del potere: castello e chiesa.
– alla pineta, nella zona di Rafa, dove si potranno vedere i ruderi dellachiesa di s. Pietro a Trungale, edificata da don Pietro Marchiolo, nel 1687, in un gradevole stile di ispirazione tardo-cinquecentesca, con piccolo campanile a vela;
– al santuario di Trofillo, nella contrada omonima, edificato nel secolo XX da don Giuseppe Valenti, circondato da noccioleti;

Ancora su questa strada si potrà visitare:

il Pizzo di Muely, spettacolo naturale straordinario, vicino al complesso di s. Pietro a Muely, fatto edificare dal Gran conte Ruggero per il convento di s. Filippo di Fragalà;
le Rocche del Crasto, un rilievo suggestivo e panoramico: la vista da qui spazia fino al Monte Soro, al bosco di Mangalaviti, spingendosi fino al mare Tirreno e all’arcipelago delle Eolie.